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“…La grandezza di John è il fatto di essere assolutamente unico: soprattutto nel basso elettrico, c’è un pre e un post Patitucci…”.
Con queste parole il noto critico musicale Vincenzo Martorella descrive John Patitucci, che dalla sua prima visita in Calabria, realizzata proprio in occasione della sua partecipazione al PJF 2011 (nel corso del quale ottenne la cittadinanza onoraria da parte del comune di Torano Castello, cittadina di cui erano originari i nonni) è diventato sempre più un amico del festival, tanto da essere stato co-direttore artistico, insieme a Sergio Gimigliano, della sessione newyorkese del XVIII PJF.
Vincitore di quattro Grammy Awards e con alle spalle la registrazione di centinaia di album (è appena uscito “Soul of the Bass”, suo ultimo progetto in basso solo), la collaborazione con stelle di prima grandezza del panorama jazzistico internazionale (quali Dizzy Gillespie, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Chick Corea, Stan Getz, Wynton Marsalis, Michael Brecker) e con artisti pop del calibro di Natalie Cole, John Mayer, Alicia Keys, Joni Mitchell, Bono, Sting, James Taylor e Paul Simon, Patitucci è, da oltre 30 anni, uno dei bassisti più importanti al mondo.
Il portentoso musicista americano, proveniente direttamente da Umbria Jazz, sarà protagonista di una intensa giornata cetrarese (cui seguiranno una intensa “cinque giorni” dopo Ferragosto e la VI edizione del >Calabria Jazz Meeting a fine settembre) ambientata a Palazzo Del Trono, con un workshop pomeridiano rivolto ai musicisti e un concerto serale in cui presenterà suo ultimo cd, “Soul of the Bass”.