PJF >< UNICAL INTERNATIONAL JAZZ CAMPUS

12 – 15 DICEMBRE 2019

I edizione
Rende, Unical

A soli 50 anni dalla sua nascita, l’UNICAL (Università della Calabria) è considerata, a tutti gli effetti, una delle migliori realtà universitarie nazionali, come testimonia il suo posizionamento al secondo posto fra i giovani atenei italiani di grandi dimensioni (20/40 mila studenti) nella classifica Censis 2019.
Essa è anche tra le prime università di tutto il sud e si lascia alle spalle atenei molto prestigiosi, tra cui quello di Pavia, Milano Bicocca, Messina, Palermo e Salerno. A questi risultati si aggiunge anche quello internazionale diffuso di recente dal The Times Higher Education, che vede l’ateneo calabrese tra le 12 università italiane rientranti nella classifica mondiale The World Young Universities (che ne annovera oltre 350).

All’interno del Campus di Arcavacata (che è il più grande d’Italia) agisce un importante centro servizi dell’ateneo, il CAMS (Centro Arti Musica e Spettacolo) – Teatri in Campus, dell’Università della Calabria.
Il CAMS ha per statuto il compito di promuovere la cultura artistica, teatrale, cinematografica e musicale della comunità studentesca dell’Ateneo e dell’intero territorio regionale, mediante rassegne di spettacoli, incontri con i protagonisti, seminari, laboratori e conferenze. Pur essendo gli studenti i destinatari “naturali”, le attività coinvolgono anche la cittadinanza interessata allo sviluppo della cultura artistica e dello spettacolo.

Il CAMS dispone di uno splendido teatro di 550 posti, il T.A.U. (Teatro Auditorium Unical), che nelle sue seguitissime programmazioni annuali ha ospitato “in esclusiva”, tra gli altri: Toni Servillo, Eimuntas Nekrošius, Emma Dante, Luca De Filippo, Pippo Del Bono, Scimone e Sframeli, Ascanio Celestini, Martha Graham Dance Company, Baustelle, Manuel Agnelli, Brunori Sas, Richard Galliano, Verdena, Marlene Kuntz.
Ha promosso, inoltre, importanti co-produzioni, come il “Calderon” di Pasolini nella messinscena di Saponaro, prodotto da Teatri Uniti; ma anche diverse e significative monografie cinematografiche (Pasolini, il melodramma italiano), senza dimenticare i registi e i drammaturghi della migliore ricerca teatrale italiana.